cuola primaria Pio Innocenzo IX di Baceno e Premia
Ripubblichiamo un articolo uscito sul vecchio sito Crafond.
Chissà se dopo cinque anni quei bambini si ricordano ancora della gita formativa.
La mattina di lunedì 27 marzo 2017, 21 bambini spensierati, 4 maestre pazienti (ma non troppo) e 2 autisti rassegnati hanno affollato la hall della nostra azienda. Se analizzate le caratteristiche dei partecipanti alle gite scolastiche delle elementari generalmente sono nell’ordine spensierati, pazienti e rassegnati…
Una marea di colori, scarpe da tennis, scarpette con i brillantini, pantaloni con le scritte e magliette con il tulle si è riversata negli uffici portando un leggero e ben controllato scompiglio. Le maestre infatti, ricche di pazienza appunto, di risolutezza ed esperienza, non si sono lasciate abbindolare dai 21, tra cui alcuni bimbi di terza e quarta, classi decisamente più tranquille delle famigerate “QUINTE”!
Dopo una corroborante colazione hanno iniziato la visita, guidata dal titolare, per scoprire i misteri della fonderia.
Conoscete il film Disney “Inside Out”? Quel film di animazione che ha tramutato le emozioni di una ragazzina in personaggi spassosissimi? Ecco, appena i bimbi hanno varcato la soglia della fonderia, la sottoscritta si è trasformata da impiegata marketing a Paura. Con la scusa di fotografare lo svolgimento della visita, come un falchetto ho seguito tutti gli spostamenti dei 21 (+6) senza mollarli un attimo!
Cosa c’è di più divertente di apprendere la materia prima usata in Crafond attraverso il metodo della stima? Un lingotto di alluminio è passato di mano in mano: chi ha detto 6, chi ha detto 9, chi ha detto 16. Infine chi ha detto 10 si è avvicinato di più al peso effettivo: 11 kg.
Grazie al cielo le manine sono state ben salde intorno al lingottone che, da bravo, non è caduto sui piedi di nessuno.
Ma come si trasforma un duro lingotto in una sinuosa Pentola antiaderente Crafond? Attraverso la fusione per gravità, di cui Crafond è leader indiscusso in ambito mondiale.
Siamo partiti da uno dei nostri fonditori più esperti, Giò, che con piglio deciso ma divertito ha mostrato come da una tazza piena di alluminio fuso a 650° circa versato in uno stampo, si riesca a ottenere una pentola grezza.
Di certo la visione dell’alluminio liquido è affascinante ma è nulla paragonato alla bacchetta di metallo che si scioglie all’ interno del forno di attesa e le bocche spalancate in una O di meraviglia lo hanno confermato.
La bacchetta è composta di elementi chimici indispensabili per ottenere la perfetta lega di alluminio alimentare adatta alla produzione delle pentole di alluminio fuso. Dopo il boro, il silicio, il titanio è stato certamente lo stronzio che ha suscitato la maggiore curiosità e ilarità generale!
Grazie al cielo nessuno dei 21 ha inserito le mani nel forno d’attesa e la visita è proseguita.
Uno dei momenti più emozionanti per i 21 (+6) è stato il travaso del metallo liquido dal forno fusorio a torre al forno più piccolo.
A debita distanza i visitatori hanno assistito alla prima fase della lavorazione della pentola che consiste nel prelievo di materiale fuso grezzo.
Esso viene poi affinato negli altri forni a seconda della lavorazione in corso al momento.
Fonderie Dellatorre, proprietaria del marchio Crafond, realizza oltre alle pentole numerosi altri semilavorati e prodotti finiti per vari ambiti industriali.
Grazie al cielo il forno fusorio non ha eruttato e la visita è proseguita.
Lasciata la fonderia, e proseguendo nella visita, i 21 (+6) hanno conosciuto altre lavorazioni forse meno interessanti delle prime e decisamente meno divertenti della sabbiatura.
Ma cos’avrà di così divertente una sabbiatrice a nastro? Be’ il macchinario in sé proprio nulla ma la graniglia per sabbiare è davvero affascinante, così plastica, solleticante e polverosa!
La mia anima di mamma lavoratrice è impallidita per il raccapriccio davanti a tutte le mani che impastavano e giravano la graniglia sul tavolone!
Probabilmente arrivati a casa sono stati infilati nella doccia completamente vestiti. Però si sono tanto divertiti…
Grazie al cielo nessuno dei presenti ha ingoiato la graniglia e la visita è proseguita.
L’esperienza e il sapere dello staff tecnico si esprimono al massimo nella creazione completamente manuale di oggetti personalizzati o di grandi dimensioni.
I 21 (+6) hanno potuto ammirare un Tegame di grosse dimensioni commissionato da uno chef stellato per i suoi eventi e con soddisfazione si sono infilati tutti dentro la Padellona per una foto ricordo.
L’ultima fase della lavorazione di una Pentola consiste nel confezionamento.
Il magazziniere, grazie alla sua esperienza di nonno ha saputo dispensare, con tranquillità e perizia, le ultime informazioni e curiosità.
Qualcuno ha espresso la voglia di farsi “impellicolare” come una valigia all’aeroporto ma grazie al cielo il signor Baviera ha sviato l’attenzione sulla bilancia a pavimento e la visita è terminata con una megapesata di tutti i 21 (+6) (+1).
Terminata la visita i bimbi hanno potuto rifocillarsi e giocare un po’ nel giardino e, nel primo pomeriggio sono ripartiti alla volta di casa.
Smessi i panni di Paura e rientrata in quelli di impiegata marketing ho pensato con affetto ai 21 e mi sono resa conto che la curiosità e interesse tipici dell’infanzia a volte si perdono crescendo anche se auguro loro di conservarli per sempre.
Con soddisfazione ho notato una buona educazione generale, caratteristica affatto scontata e che ci ha lasciati tutti piacevolmente colpiti.
Lo staff Crafond ringrazia i bambini, le maestre e gli autisti per aver visitato l’azienda e augura ai 21 un futuro radioso e colmo di gioia.
Autrice articolo Romina Braggion